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Il Museo interpretato

Galeotta fu la visita - Sabato 23 maggio al Museo Gianetti di Saronno inaugurala mostra "Il Museo interpretato". Percorso espositivo che mette in luce le diverse emozioni e sensazioni degli artisti dell'Associazione FareArte, gruppo che, fondato il 2 marzo del 2009, raccoglie le fila della ventennale scuola di pittura civica di Caronno Pertusella. L'idea di esporre al museo è nata dall'entusiasmo dimostrato dagli allievi della scuola durante la visita guidata alla collezione, avvenuta la scorsa estate: il contatto con le opere del passato si è rivelato tanto stimolante, da influenzare il lavoro di ognuno.

Il museo interpretato - Gli artisti, guidati dal professore Vanni Saltarelli, hanno così intrapreso un percorso di interpretazione della collezione di ceramiche, concentrandosi sull'aspetto che aveva maggiormente colpito la loro sensibilità. Sono risultate delle opere nelle quali i pittori hanno trasposto su tela le emozioni che un aspetto delle ceramiche, dell'intera collezione o del museo avevano suscitato loro. La mostra segna dunque la conclusione di un percorso interpretativo di durata annuale in cui l'oggetto di indagine sono stati il museo, come luogo, e la sua raccolta.

Conoscere l'arte antica e moderna - Il percorso espositivo si pone il duplice scopo di far conoscere al pubblico la collezione museale in modo del tutto originale e ugualmente di presentare l'operato degli allievi di FareArte che da ventun'anni, prima come suola civica ora come associazione, offre corsi di pittura e disegno grazie agli insegnamenti di Vanni Saltarelli, lezioni di tecnica d'incisione con l'aiuto di Roberto Giudici,di storia dell'arte con Eliana Tosi, e ha raggiunto notevoli risultati artistici a livello individuale e collettivo.

Le diverse facce dell'arte - L'esposizione vuole fare inoltre riflettere sulle molteplici facce che l'arte possiede: al di là degli stili differenti e delle numerose tecniche, l'arte ha tante possibili interpretazioni che possono essere contenute una nell'altra e che variano a seconda di chi osserva, ed è in grado di suscitare sensazioni tra le più disparate. Queste emozioni si traducono nei dipinti della mostra in un dettaglio o in un'opera della collezione, nella raffigurazione dell'atto creativo che ha generato tale repertorio o nella rappresentazione delle sensazioni provate durante la visita al Museo.

Serena Gecchele - redazione ArteVarese

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